Pixel 9, Pro e XL: recensione dei nuovi smartphone di Google

La nuova serie Google Pixel 9 rappresenta un notevole balzo in avanti nel panorama degli smartphone, grazie all’armonica combinazione di hardware potente e tecnologie avanzate basate sull’intelligenza artificiale. Con tre modelli distinti – Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL – Google riesce a coprire un’ampia gamma di esigenze, offrendo una linea di dispositivi che si distingue per le sue caratteristiche innovative e un design rinnovato. Nonostante l’attenzione al software rimanga centrale, quest’anno si nota un focus maggiore sul design e sull’hardware, con interessanti novità che rendono la serie Pixel 9 un’opzione appetibile per molti.

Design e materiali

Il design della serie Pixel 9 si distingue nettamente dai modelli precedenti, adottando linee più decise e meno curve. La barra della fotocamera, elemento distintivo della linea, è stata ridisegnata in una forma più elegante e discreta, mantenendo al contempo una qualità costruttiva di alto livello, grazie all’uso di materiali premium come il Gorilla Glass Victus 2 e una cornice metallica raffinata. Il Pixel 9 standard, con un display da 6,3 pollici e un peso di 198 grammi, risulta estremamente maneggevole.

Il Pixel 9 Pro, che condivide la dimensione del display con il modello base, è anch’esso facile da utilizzare con una sola mano, grazie al peso contenuto e alla forma compatta. Per chi cerca un’esperienza visiva più immersiva, il Pixel 9 Pro XL, con il suo display da 6,8 pollici e un peso di 221 grammi, è ideale per godere di contenuti multimediali e svolgere attività di multitasking senza rinunciare alla comodità d’uso. I modelli sono disponibili in una varietà di colori: bianco, nero, verde e rosa per il Pixel 9; mentre il Pro si arricchisce delle varianti nero, bianco, nocciola e rosa.

I prezzi dei nuovi Pixel sono allineati con quelli della concorrenza, partendo da 899 euro per il modello base, 1.099 per il Pixel 9 Pro e 1.199 per il Pro XL. Tutti i modelli offrono 128 GB di spazio di archiviazione, un’opzione che potrebbe risultare limitata per chi non utilizza frequentemente il cloud, rendendo preferibile optare per la versione da 256 GB.

Hardware e prestazioni

Sotto il cofano, la serie Pixel 9 è alimentata dal nuovo processore Google Tensor G4, progettato per massimizzare l’efficienza delle funzioni di intelligenza artificiale. Il Pixel 9 base dispone di 12 GB di RAM, mentre i modelli Pro e Pro XL offrono 16 GB di RAM, ideali per chi necessita di un multitasking fluido e della gestione di applicazioni complesse. Una parte di questa RAM è riservata alle funzioni IA, bilanciando così le prestazioni del chip rispetto ai concorrenti.

Nonostante il Tensor G4 non raggiunga i livelli dei processori top di gamma di Apple e Qualcomm nei benchmark, durante l’uso quotidiano è raro notare rallentamenti, specialmente sui modelli Pro. Anche durante sessioni di gioco intenso, i Pixel 9 Pro tendono a mantenere basse temperature, mentre il Pixel 9 standard può surriscaldarsi con i giochi più esigenti. L’intera gamma Pixel 9 è dotata di Android 14, un sistema operativo ottimizzato per sfruttare appieno le potenzialità del Tensor G4, garantendo un’esperienza utente pulita e reattiva.

L’intelligenza artificiale al servizio della fotografia

Google Pixel 9

Le fotocamere dei Pixel 9 Pro e Pro XL, grazie all’integrazione di funzionalità IA avanzate, si posizionano tra le migliori disponibili sul mercato. Con una configurazione a tripla fotocamera che include un sensore principale da 50 MP, un ultra-wide da 48 MP e un teleobiettivo da 48 MP con zoom ottico 5x, queste fotocamere offrono una versatilità straordinaria. Anche il Pixel 9 standard, pur privo del teleobiettivo, mantiene una qualità d’immagine eccellente, fedele alla reputazione della serie.

Le nuove funzionalità software, come “Aggiungimi”, che permette di creare scatti di gruppo aggiungendo persone in momenti diversi, e la funzione “Reimmagina”, che consente di modificare radicalmente le foto, rappresentano il futuro della fotografia generativa. Sebbene alcune di queste funzionalità non siano ancora disponibili in Italia, indicano chiaramente la direzione in cui si muove la fotografia digitale.

Il ruolo di Gemini

L’intelligenza artificiale è integrata in quasi ogni aspetto dell’esperienza utente del Pixel 9, con Gemini, l’assistente avanzato di Google, che offre risposte più naturali e contestuali rispetto al classico Google Assistant. L’acquisto di un Pixel 9 Pro include un anno gratuito di Gemini Advanced, che introduce funzionalità come Gemini Live, una modalità conversazionale ancora non disponibile in italiano. Gemini migliora costantemente e si avvicina sempre più a competitori come ChatGPT di OpenAI, promettendo ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.

Autonomia e ricarica

La durata della batteria è un aspetto in cui Google ha fatto significativi progressi con la serie Pixel 9. Il modello Pro, con una batteria da 4.700 mAh, garantisce un’autonomia che copre l’intera giornata, sebbene l’uso intenso della fotocamera possa ridurre questa durata. La ricarica rapida, seppur supportata fino a 45W teorici, raggiunge nella pratica solo 27W, un aspetto che potrebbe deludere chi si aspettava una velocità di ricarica paragonabile a quella offerta da altri top di gamma.

Google Pixel 9 in breve

La serie Pixel 9 si conferma un passo avanti per Google, consolidando la sua presenza tra i produttori di smartphone di fascia alta. Con un’integrazione profonda e innovativa dell’intelligenza artificiale, questi dispositivi si rivelano particolarmente adatti per chi è appassionato di fotografia e cerca un’esperienza software intuitiva e pulita. Sia che tu scelga il Pixel 9 per le sue dimensioni compatte, il Pixel 9 Pro per un’esperienza più completa, o il Pro XL per il massimo delle prestazioni, troverai un dispositivo capace di soddisfare le tue esigenze.

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